La compagnia è tra le più longeve del panorama teatrale veneto e fin dal debutto, nel febbraio del 1975, con l’allestimento della prima opera, La bisbetica è domata?, dal quasi omonimo lavoro di W. Shakespeare, manifesta quella che sarà la caratteristica dei lavori successivi: portare la messinscena ad una godibilità teatrale di sapore più prettamente popolaresco, attraverso il coinvolgimento, la musica e il grottesco. Si collocano in questa prospettiva i lavori che dal 1977 al 1991, da Goldoni (I due gemelli veneziani) a Dursi (Bertoldo a Corte), lonesco (Macbett) e Antonio Porta (La presa di potere di Ivan lo sciocco), permettono alla compagnia di ricevere svariati riconoscimenti come allo “Schiofestival” del teatro veneto nel 1983, al “Festival del teatro padano” di Bondeno nel 1984 e nel 1987 al “Teatro in corte” di Sandrigo con la Corte de le Pignate di Eugenio Ferdinando Palmieri e Nina ‘no far la stupida di Rossato. Nel 1989 è finalista al “Premio G. Totola” di Verona, con segnalazione per il migliore lavoro originale: L’erba garba. Nei lavori degli anni ’90 si accentua il gusto ironico e grottesco nel solco della tradizione con I Lazzaroni, di Eugenio Ferdinando Palmieri (1992), Il Tutore in balanza, ovvero la Pupilla ritrovata tratta da testi di Carlo Goldoni (1993) e El Barbajozo, di Gianni Sparapan (1995), premiato al “Teatro in corte di Sandrigo” nel 1999 (migliore attrice protagonista Michela Reale e miglior caratterista Alessandro Peratello).
Dal numeroso gruppo iniziale di circa quaranta persone che riuniva assieme amici di Arquà Polesine e Rovigo attorno al primo regista della compagnia Mauro Brazzo, si è passati poi a una riduzione dell’organico e all’entrata di nuovi elementi provenienti da altre compagnie: Badia Polesine (come Roberto Cadore), Fratta Polesine (come Graziano Bazzan) e Crespino (come Achille Ferrari) o da altre province del Veneto e dell’Emilia. Tantissime negli anni sono state le persone che più o meno a lungo hanno collaborato con il Collettivo. Di queste, molte hanno poi avuto un loro personale e notevole percorso artistico tra cui: Sergio Ballo (costumista di fama internazionale), Giuliano Scaranello (attore e regista), Massimo Munaro (fondatore e anima del “Lemming”), Emilio Zenato (fondatore e anima del “Mosaico”), Paola Gardina (cantante lirica internazionale), Rudy Corsato (attore televisivo e cinematografico).
Inoltre “Proposta Teatro Collettivo”, si caratterizzava, soprattutto nei primi anni, gli anni ’70 e ’80 del ‘900, per il tentativo di rendere la compagnia un gruppo di lavoro omogeneo, un “collettivo”, una fucina dove dibattere e fondere le diverse idee personali in un discorso unitario. Dove il testo scelto per l’allestimento diventava sempre un pretesto per una regia che doveva essere sintesi estetica coerente di un’elaborazione di gruppo.
Nel 1998 con El borghese zenti l’omo, libera rielaborazione del Borghese gentiluomo di Moliere, riprende forza anche la linea più “trasgressiva” o semplicemente “impertinente” del Collettivo, che traendo spunto da un classico del teatro cerca una chiave di lettura del tutto originale e quasi di “sperimentazione”. Linea già evidente nei primi lavori, nell’Erba garba e in tempi più recenti in Rumori fuori scena o in Cocktail al circo.
Allestimenti che contemporaneamente si affiancano a lavori dove la scenografia si riduce sempre più all’essenziale, lasciando che le emozioni dei personaggi e le atmosfere raccontate siano evocate da un gioco d’immagini, luci, ombre, suoni e voci: il teatro diventa una fusione di poesia e immagine ed ecco quindi nel 2000 la messa in scena di 14 novembre 1951, La rotta del Po, dal libro omonimo di Vittorino Vicentini insegnante di Arquà Polesine, una lettura a più voci e per immagini; nel gennaio 2002, nella chiesa di Pezzoli (Ceregnano), si realizza, con la collaborazione di Don Giuliano Zattarin, un evento unico L’uomo che cammina di Christian Bobin, vero e proprio happening dedicato alla figura del Cristo-Uomo, mai nominato nel testo ma riconoscibile, attraverso le voci e i corpi degli attori.
Del 2003 è la ripresa della Corte de le Pignate di Eugenio Ferdinando Palmieri, già allestita nel 1982, testo corale ambientato nel 1910 a Rovigo, quasi un affresco in cui il passato torna a rivivere attraverso le immagini, le musiche, i pettegolezzi, gli amori di uomini e donne del popolo.
Nel gennaio 2007 debutta Rumori fuori scena rielaborazione del testo di Michael Frayn. Ancora un gioco di teatro nel teatro in cui si assiste a un’irresistibile e comicissima corsa verso un apocalittico e rovinoso non senso teatrale. Questo lavoro è stato premiato come migliore allestimento e per la migliore regia con il trofeo Mazzetti a Polesella del 2007 e al Premio San Giusto a Porto Viro nel 2012.
La Pupila, premiata per il migliore allestimento e il miglior protagonista maschile (Achille Ferrari) al Mazzetti del 2004, tra il 2007 e il 2010 ha avuto diverse fortunate tournée all’estero: in Francia, Brasile e Argentina ed è stata premiata nel 2009 al Concorso Nazionale “Barbarano A Teatro” (migliore allestimento), nel 2011 al Concorso Internazionale di Trieste (migliore allestimento e migliore interprete femminile Sabrina Zennaro) e nel 2012 al Concorso Internazionale di Viterbo (migliore allestimento).
La Badante de Costante (del 2009) è stata premiata al Mazzetti di Polesella del 2010 per il migliore attore protagonista (Achille Ferrari) e la migliore interpretazione femminile (Natascia Celeghin).
Nel luglio 2012 va in scena il musical Fremito d’ali – La vita di Padre Pio vista dagli angeli. Un vero e proprio kolossal teatrale che, tra attori, cantanti, mimi e ballerini, vede in scena più di cinquanta persone e che si riesce a portare anche al Teatro Sociale di Rovigo.
Nel gennaio 2014, nell’ambito della rassegna patrocinata dalla Regione Veneto dedicata all’autore Polesano “Enzo Duse”, debutta in prima assoluta: “Cocktail al circo”, commedia in lingua italiana, in ambiente circense con atmosfere e non-sense felliniani.
Le produzioni dal 2015 al 2017 sono:
una riproposta di “El Barbajozo”, farsa di Gianni Sparapan;
“Strazzeossi… Ferovecio”, uno spettacolo teatrale ad atto unico di 105 minuti costruito per far pensare, emozionare ma anche divertire grazie ad aneddoti, curiosità e dialoghi, un allestimento essenziale ma di effetto fatto di azioni teatrali, letture, musiche e immagini, basato su di una serie di interviste del giornalista Cristiano Draghi;
“Donne in guerra”, lavoro liberamente tratto dalla ricerca storica di Sonia Residori “Donne in guerra – La quotidianità femminile nel Polesine del secondo conflitto mondiale”, pubblicato da Minelliana, che superando la chiave di lettura esclusivamente politico-militare, recupera le storie della gente comune, della società civile ed in particolare delle donne polesane durante gli anni di guerra. Storie di donne tra dramma e quotidianità che scaturiscono da una trentina di interviste, ma anche da testimonianze scritte, articoli di giornali e brani poetici e di teatro.
Altre attività.
Proposta Teatro Collettivo ha sempre affiancato alla primaria attività di produzione teatrale quella di promozione culturale con diversi interventi sul territorio che vanno dall’organizzazione di rassegne teatrali all’animazione nelle scuole, alla collaborazione con il “Premio Raise”, alla creazione di grandi eventi come le rievocazioni storiche con gli allestimenti del “Palio dell’oco” ad Arquà Polesine (dal 1987), il “Viaggio di Cristina di Svezia” a Ficarolo (nel 2011), “Fratta carbonara” a Fratta Polesine (dal 2000 al 2011) e “Il taglio di Porto Viro” a Taglio di Po (2012 e 2013).
La compagnia con il suo regista Giorgio Libanore ha collaborato con diversi istituti scolastici di Arquà Polesine, Villamarzana, Frassinelle, Costa di Rovigo, Rovigo, Boara Polesine, Boara Pisani, per l’allestimento di vari lavori teatrali che hanno avuto riconoscimenti anche a livello nazionale, tra cui la riduzione del Pinocchio, uno spettacolo sui miti greci, un lavoro sulla storia del Polesine: “…E maledetto il frutto”, “L’Orlando Furioso”, ecc.
La compagnia programma ed ha programmato diverse rassegne teatrali: “Corte teatrale in castello” nel Castello Estense di Arquà Polesine, giunta alla venticinquesima edizione; “Teatro nelle corti”, in giro alla riscoperta delle corti rurali del Polesine; la rassegna “Ottobre a Bosaro” nel Teatro Comunale di Bosaro; “Rassegna di Teatro Amatoriale” nel Teatro Parrocchiale di Crespino; “I Venerdì al Manegium” nel giardino di Palazzo Dolfn a Fratta Polesine; “Teatro in piazza” a Frassinelle Polesine; “Rassegna-Concorso Davide Altieri” nel Teatro Parrocchiale di Arquà Polesine. La compagnia, con queste rassegne propone annualmente al pubblico Polesano una ventina di spettacoli delle migliori compagnie del teatro amatoriale veneto