SPETTACOLI

LE NOSTRE PRODUZIONI

La compagnia dal 1975 non ha mai smesso di debuttare portando in scena molteplici spettacoli di ogni genere, sperimentando e promuovendo tematiche di vita quotidiana. Diversi i percorsi teatrali intrapresi, che vogliono far ridere e sorridere lo spettatore, attraverso incursioni nell’assurdo, nel grottesco, nel comico, ma vogliono anche portare alla riflessione sull’Età contemporanea.

Le produzioni teatrali in essere:

Genere:  Commedia

Lingua: Italiano

Durata: 3 atti

Autore: Jean Baptiste Poquelin, Molière

Regia: Giorgio Libanore

Debutto: 2024

 

Rappresentare il ridicolo per esorcizzare il dolore e l’amarezza: questa è, in sintesi, la formula magica del teatro di Molière. Un’opera che vive di contrasti fra l’apparente leggerezza, decisamente farsesca e l’allucinata disperazione di un genio teatrale alla fine. In un clima soffocante, fatto di purghe e di medicine, si dipana la vicenda di Argante, ipocondriaco concentrato sulla sua (cagionevole?) salute, e attorniato dalle donne della sua famiglia: la moglie manipolatrice, la serva scaltra ed autoritaria, una figlia irrispettosa ed un’altra inquietante. Argante inoltre è assediato da una pletora di uomini: medici armati di enteroclismi, un notaio avvoltoio dei suoi beni, il corteggiatore di sua figlia deciso ad entrargli in casa. 

Beralda, sorella di Argante e la serva Tonina, lo convincono a fingersi morto: potrà così scoprire l’ipocrisia di chi lo circonda. Solo l’affetto (sincero?) della figlia Angelica verrà premiato: potrà sposare il giovane che ama e Argante deciderà di diventare medico lui stesso, di se stesso. 

Dietro l’apparente semplicità e perbenismo si nasconde un verminoso ed inquietante intreccio di fobie e malattie. Argante vittima delle false informazioni dei medici è un brav’uomo che vuole imporre le proprie paure alla figlia Angelica. Solo la burla di Tonina lo potrà, apparentemente, liberare da queste follie. Tutto è raccontato con riferimento alla comicità dei personaggi della commedia dell’arte. Ma è sempre presente Luigina, l’altra sorella, che tutto vede, tutto controlla…

TIHOSPOSATOPERALLEGRAI

Genere:  Commedia

Lingua: Italiano

Durata: 2 atti

Autore: Natalia Ginzburg

Regia: Giorgia Brandolese

Debutto: 2023

 

Pietro e Giuliana sono sposati da una settimana, dopo solo un mese che si conoscono. Pietro, avvocato, è di solida condizione sociale, abituato a una vita borghese, pacata e regolare, mentre Giuliana è una spiantata, indolente e pasticciona, scappata di casa a diciassette anni, un po’ svitata ma molto simpatica. Tra le incursioni di una domestica scapestrata, Vittoria, e quelle di una suocera un po’ troppo invadente e antiquata, riuscirà a durare il loro matrimonio?

«Ti ho sposato per allegria è una commedia felice, forse perché è un addio alla giovinezza. Per l’ultima volta la Ginzburg si specchia nella propria energia, nella pienezza dell’età in compendio, un attimo prima di essere risucchiata da un’età diversa, della propria persona e dei tempi che incombono» (Domenico Scarpa).

Il testo si inserisce nella questione di genere: Giuliana è una donna libera che tra gli anni ’60 e ’70 parla di aborto e divorzio, segno dei tempi che cambiano e di una ragazza che liberamente sceglie di sposarsi con uno sconosciuto, fidandosi del proprio istinto e del proprio istrionico modo di vivere, emancipandosi nettamente dalla famiglia d’origine.

Genere: Commedia

Lingua: Italiano

Durata: 2 atti

Autore: Carmine Amoroso

Regia: Giorgio Libanore

Debutto: 2021

“Parenti serpenti”, commedia dal retrogusto amaro di Carmine Amoroso, nota soprattutto perché divenuta, nel 1992, il soggetto dell’omonimo film di Mario Monicelli, propone un paradossale esempio di fraternità attraverso una grottesca fratellanza di egoismi.

In casa di Saverio e Trieste, durante le festività natalizie, tornano i quattro figli, con genero e nuora, ciascuno con il proprio carico di problemi, di segreti e di nevrosi. L’annuncio, da parte di Trieste, della volontà dei nonni di andare a vivere da uno dei figli sarà l’elemento scatenante che porterà fratelli e consorti ad accapigliarsi tra loro smascherando ipocrisie, manifestando rancori sopiti e rivelando sconvolgenti segreti inconfessati, fino a diventare complici “serpenti” che, viscidi e subdoli, arriveranno alla terribile decisione finale.

Teatro comunque di grande comicità, interamente incentrato sulla vita di una famiglia impotente vittima della televisione e dei suoi martellanti consigli e rubriche per vivere meglio, “Parenti serpenti” mette in risalto la perdita dei valori umani.

Una drammaturgia di scena quindi volta ad esaltare l’aspetto grottesco dei personaggi, immersi nel comico inferno del loro egoismo e della loro tragica solitudine, capaci di esprimere tra di loro solo una paradossale fraternità, una solidarietà, una somma dei loro egoismi che li porta ad escogitare un disumano, quanto banale e quotidiano, piano criminale

Genere: Giallo – Storico- Commedia

Lingua: Italiano – Dialetto

Durata: 3 atti

Autore: Gianni Sparapan

Regia: Giorgio Libanore

Debutto: 2020

Una tragicommedia, un giallo, un caso da risolvere. Il testo di Gianni Sparapan “Il mistero del Visentin Narciso” è una storia di veri e propri colpi di scena, che ha per protagonista non solo una narrazione teatrale, ma anche la storia, quella vera, susseguitasi nel corso dei secoli con un’ambientazione polesana relativa a fine ‘800.

Due atti in dialetto e in lingua ambientati all’epoca della rivolta contadina detta la “boje”, movimento di popolo che interessò soprattutto il Polesine. La prospettiva in realtà è un’altra. Questa volta infatti la “boje” rimane come sfondo, come paesaggio di una vicenda privata che arriva ad avere i contorni di un vero e proprio giallo.

La storia, in equilibrio tra ironia e dramma, ruota attorno alla misteriosa scomparsa del giovane bovaro Narciso, nome forse sintomatico di una bellezza intrinseca del personaggio stesso che in qualche modo fa portare Lina, ragazza di alto rango, ad innamorarsi di lui… O forse no? Quel che rimane sono soltanto tanti punti di domanda: cosa ne è stato di Narciso? Ucciso? Sparito? Andato in America? Dirlo è difficile. 

Come in tutti i gialli c’è un investigatore che però considera la vicenda una questione “da popolino”, da “archiviare”.

Genere:  Commedia

Lingua: Veneziano

Durata: 3 atti

Autore: Carlo Goldoni

Regia: Giorgio Libanore

Debutto: 1993

Uno strano personaggio interrompe continuamente la recita di una compagnia di comici. C’è un tutore che smania per la propria figlioccia, innamorata, invece, del vicino di casa. Il solito mezzano ingar- buglia la vicenda e gli equivoci sono assicurati. Il deus ex machina, nella persona di una vecchia ba- lia, risolve l’inghippo. Alla fine ci saranno brindisi e confetti ed un nuovo personaggio entrerà a far parte della compagnia …

C’è un teatro nel teatro: la storia del Goldoni dentro la storia della Pupilla, un intrecciarsi di narrazioni, di vite. La rielaborazione di un testo già rie- laborato da Micheluzzi su un testo di Goldoni, frutto, a sua volta, del rimaneggiamento di un proprio intermezzo giovanile. Il mondo a scatole ci- nesi. Lo stratificarsi della storia e il sentirsi nipotini dimentichi ed un po’ irrispettosi di una grande tradizione teatrale, nella quale i personaggi, più numerosi in questa nuova edizione rispetto a quella del 1993, giocano il ruolo di guitti della Commedia dell’Arte. E’ un Carletto nostro contemporaneo, anch’egli analfabeta di ritomo del vivere, alla ricerca dei fondamenti, forse ormai persi, dello stare assieme, della convivenza, della tolleranza, del comunicare, nonostante tutto…

Questo lavoro è stato premiato per il migliore allestimento ed il migliore protagonista maschile al Mazzetti di Polesella del 2004; iI migliore lavoro al Festival di Barbarano Vicentino del 2009; il migliore lavoro e migliore interpretazione femminile all’internazionale di Trieste del 2010; il migliore protagonista maschile ed il migliore allestimento all’Internazionale di Viterbo del 2011.

Tra il 2007 ed il 2010 è stato portato anche in fortunate tourneé all’estero, in Francia, Brasile e Argentina.

Genere: Commedia

Lingua: Italiano

Durata: 3 atti

Autore: Gianni Sparapan

Regia: Giorgio Libanore

Debutto: 2009

“Il vecchio Costante, rimasto vedovo della moglie Viola, non vorrebbe alcun aiuto ma il figlio Arcadio lo convince ad accogliere in casa, come badante, la giovane Galina. Nerina, moglie di Arcadio, non vede di buon occhio la cosa, anche per- ché mira ad avere la casa del vecchio. Poi si capisce che anche la manovra di Arcadio non è del tutto disinteressata. La protagonista viene così ben presto al centro di interessi e appetiti contrastanti, voglie e smanie di giovani e vecchi, ipocrisie e piccoli imbrogli, che vengono smascherati di scena in scena..Galina infine scopre di essere incinta. Costante se ne fa carico e decide di sposarla. La cosa scatenerà le ire di Nerina e sarà precorritrice d’importanti trasformazioni.

Genere: Commedia – Grottesco

Lingua: Italiano

Durata: 3 atti

Autore: Enzo Duse

Regia: Giorgio Libanore

Debutto: 2014

Genere: Commedia

Lingua: Italiano

Durata: 3 atti

Autore: Eugenio Ferdinando Palmieri

Regia: Giorgio Libanore

Debutto: 2003

Genere: Commedia

2Lingua: Italiano

Durata: 2 atti

Autore: Gianni Sparapan

Regia: Giorgio Libanore

Debutto: 1995

Temi Storici

Produzioni di Teatro Civile:

STRAZZEOSSI

Genere: Lettura – Spettacolo

Lingua: Italiano

Durata: 2 atti

Autore: Cristiano Draghi

Debutto: 2015

l testo su cui si basa questo spettacolo descrive un’Italia contadina, dove “quelo che capitava in tel mondo el rivava come un nebiaro. Qualcossa in ritardo dal Gazetìn, co’ la radio, o coi cinegiornali. Ma insoma cossa contava quelo che capitava in distante? Gera qua che bisognava darse da fare”. Dal racconto di quelli che erano nati all’inizio del “secolo breve” emerge il quadro di un Polesine dove la vita era ritmata dalle stagioni e la sopravvivenza.

 

DONNE IN GUERRA

Genere: Lettura – Spettacolo

Lingua: Italiano

Durata: 2 atti

Autore: Cristiano Draghi

Debutto: 2018

Il lavoro è liberamente tratto dalla ricerca storica di Sonia Residori “Donne in guerra. La quotidianità femminile nel Polesine del secondo conflitto mon- diale” pubblicato da Minelliana, che superando la chiave di lettura esclusivamente politico-militare recupera le storie della gente comune, della società civile ed in particolare delle donne polesane durante gli anni di guerra.

IL LIBRO ANIMATO

Genere: Lettura – Spettacolo

Lingua: Italiano

Durata: 2 atti

Autore fotografico: Vittorio Vicentini

Debutto: 2021

Uno spettacolo che ricorda l’alluvione del Polesine tramite letture e scene. Il tutto accompagnato dalle fotografie di Vittorio Vicentini.